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Tag Archives: led

Regolamento N. 874/2012. Etichetta energetica delle lampade

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REGOLAMENTO N. 874/2012. ETICHETTA ENERGETICA DELLE LAMPADE

 

Il regolamento si applica a decorre dal 1° settembre 2013 con alcune eccezioni regolate delle disposizioni transitorie.

Le disposizioni per i fornitori e i rivenditori di apparecchiature d’illuminazione non si applicano anteriormente al 1° marzo 2014.

Le disposizioni non si applicano al materiale pubblicitario stampato e al materiale promozionale tecnico stampato pubblicati anteriormente al 1°marzo 2014.

Se le lampade sono immesse nel mercato prima del 1° settembre 2013:

  • le lampade devono essere conformi alla precedente direttiva sull’etichettatura energetica (98/11/CE) o alla nuova direttiva (cfr. articoli 9.3 e 9.4 della UE Regolamento 874/2012)
  • le lampade conformi alle disposizioni del presente regolamento e immesse sul mercato o offerte per la vendita, il noleggio o la vendita a rate anteriormente al 1° settembre 2013, sono considerate conformi ai requisiti della direttiva 98/11/CE

QUALI PRODOTTI RIENTRANO NEL CAMPO DI APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO?

Il regolamento fissa i requisiti in materia di etichettatura e di presentazione di informazioni di prodotto relative a lampade elettriche quali:

a) lampade a filamento;

b) lampade fluorescenti;

c) lampade a scarica ad alta intensità;

d) lampade e moduli LED.

QUALI PRODOTTI SONO ESCLUSI DAL CAMPO DI APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO?

La direttiva prevede come segue:

a) lampade e moduli LED con un flusso luminoso inferiore a 30 lumen;

b) lampade e moduli LED commercializzati per funzionare con batterie;

c) lampade e moduli LED commercializzati per applicazioni il cui scopo primario non è l’illuminazione, quali:

  1. emissione di luce in quanto agente in processi chimici o biologici (ad esempio, polimerizzazione, terapia fotodinamica, orticultura, cura degli animali domestici, prodotti contro gli insetti);
  2. cattura e proiezione di immagini (flash per macchine fotografiche, fotocopiatrici, videoproiettori);
  3. riscaldamento (ad esempio, lampade a infrarossi);
  4. segnalazione (ad esempio, lampade segnaletiche negli aeroporti);
  5. le lampade e moduli LED commercializzati con parti di un apparecchio di illuminazione e non destinati ad essere asportati dall’utilizzatore finale;
  6. le lampade e moduli LED commercializzati come parte di un prodotto il cui scopo primario non è l’illuminazione. Tuttavia se sono venduti, dati in locazione o in locazione-vendita ovvero esposti separatamente, ad esempio come pezzi di ricambio, rientrano nel campo di applicazione del presente regolamento;
  7. lampade e moduli LED non conformi ai requisiti applicabili nel 2013 e 2014, conformemente ai regolamenti che attuano la direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del consiglio;
  8. apparecchi di illuminazione progettati per funzionare esclusivamente con le lampade e moduli LED elencati ai punti da a) a c).

Secondo Lighting Europe, i prodotti non destinati ad essere immessi sul mercato per l’utente finale sono quelli che, per la loro complessità, dimensioni, destinazione finale, lumen e / o di potenza nominale possono essere considerati al di là del normale utilizzo per applicazioni domestiche. I prodotti che rispettano queste condizioni non sono considerati nell’ambito di applicazione del regolamento.

Quindi quando un apparecchio di illuminazione può essere considerato come non destinato ad essere commercializzati per l’utente finale, è escluso dal campo di applicazione del regolamento e nessuna etichetta per apparecchio è obbligatoriamente richiesto.

Qui di seguito la lista di apparecchi non destinati alla vendita ai consumatori finali:

  • Apparecchi per illuminazione urbana
  • Apparecchi di illuminazione Tunnel
  • Apparecchi di illuminazione Impianti Sportivi
  • Prodotti specifici per ufficio illuminazione
  • Prodotti per esercizi commerciai esempio linea apparecchio continua)
  • Prodotti per Magazzini e unita’ produttive
  • Prodotti per l’illuminazione d’emergenza

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DELL’ETICHETTE DA ESPORRE?

Il regolamento prevede che:

Per le lampade esposte all’interno del punto vendita l’etichetta deve essere esposta, e deve corrispondere all’immagine riportata di seguito se non è stampata sull’imballaggio:

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Regolamento delegato (UE) n. 874/2012 della Commissione, del 12 luglio 2012

L’etichetta deve riportare le seguenti informazioni:

  • nome o marchio del fornitore;
  • l’identificatore del modello del fornitore, vale a dire il codice, solitamente alfanumerico, che distingue un dato modello specifico di lampada da altri modelli dello stesso marchio o che riportano il nome dello stesso fornitore;
  • la classe di efficienza energetica determinata conformemente all’allegato VI; la punta della freccia contenente la classe di efficienza energetica della lampada si trova all’altezza della punta della freccia indicante la relativa classe di efficienza energetica;
  • il consumo annuo ponderato di energia (E C ) in kWh per 1 000 ore, calcolato e arrotondato alla cifra intera più vicina in conformità all’allegato VII.

L’etichetta può essere in versione monocroma; sia nella versione policroma che in quella monocroma lo sfondo deve essere bianco;

QUALI SONO LE RESPONSABILITÀ DEI FORNITORI?

I fornitori di lampade assicurano che:

  • sia disponibile una scheda di prodotto come indicato nell’allegato II, come le informazioni specificate nell’etichetta. Nel caso in cui la scheda tecnica non sia prevista, l’etichetta fornita con il prodotto può anche essere considerata come la scheda tecnica.
  • il fascicolo tecnico, di cui all’allegato III, sia fornito alle autorità degli Stati membri e alla Commissione, previa richiesta;
  • qualsiasi pubblicità, indicazione ufficiale di prezzo o offerta, che fornisce informazioni relative all’energia o al prezzo per una lampada specifica, indichi la classe di efficienza energetica;
  • qualsiasi materiale promozionale tecnico relativo a una lampada specifica, che ne descrive i parametri tecnici specifici, includa la classe di efficienza energetica di tale lampada;
  • se la lampada è destinata ad essere commercializzata attraverso un punto di vendita, sull’esterno dell’imballaggio individuale deve essere apposta o stampata un’etichetta realizzata nel formato e con le informazioni di cui all’allegato I.1(della Gazzetta ufficiale dell’Unione europea) e sull’imballaggio, al di fuori dell’etichetta, deve essere riportata la potenza nominale della lampada.

 

QUALI SONO LE RESPONSABILITÀ DEI RIVENDITORI?

I rivenditori di lampade elettriche si assicurano che:

  • ciascun modello messo in vendita, noleggio o vendita a rate in situazioni in cui non è previsto che il detentore finale veda l’apparecchio esposto, sia commercializzato corredato delle informazioni che i fornitori devono presentare ai sensi dell’allegato IV (della Gazzetta ufficiale dell’Unione europea);
  • qualsiasi pubblicità, indicazione ufficiale di prezzo o offerta, che fornisce informazioni relative all’energia o al prezzo per un modello specifico, indichi la classe di efficienza energetica;
  • qualsiasi materiale promozionale tecnico relativo a un modello specifico, che ne descrive i parametri tecnici specifici,

QUALI INFORMAZIONI DEVONO ESSERE PRESENTI IN CASO DI VENDITA ATTRAVERSO INTERNET?

Le informazioni da fornire nei casi in cui gli utilizzatori finali non siano in grado di prendere visione del prodotto prima dell’acquisto, sono le seguenti :

  • la classe di efficienza energetica
  • il consumo ponderato di energia in kWh per ogni 1000 ore arrotondata l’intera più vicina

Per maggiori informazioni è possibile scaricare il regolamento al seguente link: http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:258:0001:0020:IT:PDF

 

AVVERTENZE

Queste informazioni sono solo di carattere generale e non generano alcuna responsabilità per eventuali errori o omissioni. Le informazioni sono fornite senza alcuna garanzia esplicita o implicita di completezza e accuratezza. In nessun caso Doormat Distribuzione potrà essere ritenuta responsabile nei vostri confronti o chiunque altro per qualsiasi decisione presa o azione intrapresa da terzi sulle informazioni o per eventuali danni speciali, consequenziali o simili, anche se informata della possibilità di tali danni.

Fonte:http://eur-lex.europa.eu/

Fari LED da esterno Serie Premium

fari led

I Fari led ad alta potenza  sostituiscono i fari rettangolari alogeni comunemente impiegati in esterni e interni,  impiegano un led unico di potenza variabile da 10/80 W è permettono di illuminare quanto un faro tradizionale da 80/650W, quindi con un risparmio energetico del 90%.

Il faro a LED ha le stesse dimensioni e attacco di un faro tradizionale, quindi può sostituire direttamente quelli impiegati in interni come uffici, abitazioni, ristoranti, sale congressi, negozi, ecc. e in esterni per illuminare piazzali, monumenti, cantieri, edifici, ecc..

I fari LED montano un unico led di potenza che con soli pochi Watt di consumo producono luce bianca “lunare” (lo stesso colore della Luna di notte) a 5000K.

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Fari LED Serie PREMIUM

La seguente tabella illustra il risparmio energetico, in termini di spesa annuale, ottenibile sostituendo i fari alogeni tradizionali con quelli a led. (Considerando il costo di 1Kw /€.0,2)

Utilizzo giornaliero Faro alogeno da 650W Faro a led
da 80W
Risparmio annuo

4 ore

187,20 €

23,00 €

164,20 €

10 ore

468,00 €

57,60 €

410,40 €

24 ore

1.123,20 €

138,24 €

984,96 €

Oltre al risparmio energetico circa 8/10 volte maggiore, a parità di luminosità ci sono molti altri vantaggi dei fari a led rispetto ai fari alogeni tradizionali:

  • La luce emessa è simile, ma più riposante, dunque adatta per uffici e ristoranti, con qualsiasi tipo di arredamento perché mette in risalto i particolari, e per l’illuminazione esterna: il bianco lunare è simile alla luce naturale della Luna di notte, quindi ideale per tutte le superfici, soprattutto il marmo e la pietra.
  • Non emettono raggi UV e IR dannosi per la pelle e gli occhi, nonché per i materiali pregiati come legno, quadri in tela, ecc.
  • Il faro è progettato in modo da diffondere la luce con un angolo sferico di 120 gradi, analogo o superiore ai fari alogeni originali, dunque questi fari a led possono essere impiegati alla pari in applicazioni di illuminazione ad area, come stanze, hall di hotel, saloni, ristoranti, ecc.
  • Un altro importante vantaggio dei fari a led è che non si scaldano fino a 200 gradi come quelli alogeni, rimanendo sempre sui 40 gradi anche dopo molte ore di funzionamento.
  • Se impiegati in ambienti climatizzati il minor calore emesso fa risparmiare sensibilmente anche sulle spese di climatizzazione
  • Non solo, emettendo meno calore, non anneriscono per via dello stesso la struttura e non attraggono molti insetti (es: mosche e farfalle) che causano i cattivi odori tipicamente emessi dai fari tradizionali.
  • I fari LED rispetto a quelli tradizionali si accendono immediatamente a piena potenza.

 

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Mercatone Uno sceglie l’illuminazione a LED

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L’apertura del nuovo punto vendita di Bari inaugura una nuova filosofia per l’illuminazione che, quando implementata sulla intera catena, permetterà di risparmiare oltre 1000 Euro ogni ora di energia elettrica.

Mercatone Uno ha scelto di affidarsi alle soluzioni ad alta innovazione tecnologica a Led per l’illuminazione del nuovo punto vendita di Bari recentemente inaugurato presso lo shopping center “Barimax”. La realizzazione di questa partnership ha consentito il raggiungimento d’importanti risultati in termini di risparmio energetico e di abbattimento dei costi legati all’energia.

Per la realizzazione dell’impianto di illuminazione del nuovo punto vendita di Bari recentemente inaugurato presso lo shopping village “Barimax“, Mercatone Uno ha deciso di affidarsi all’avanguardia tecnologica a Led.

L’obiettivo prefissato dalla nota catena italiana era quello di abbattere in modo netto i costi dovuti all’illuminazione di una superficie di circa 2.500 metri quadrati, migliorando allo stesso tempo la qualità della luce, la vendibilità delle merci esposte e il confort per i propri clienti.

Le lampade a tecnologia LED fornite hanno reso possibile un risparmio energetico superiore al 50%, quantificabile in oltre 220.000 KWh all’anno: un risultato davvero considerevole in termini di minori costi e di minor impatto ambientale.

Sono state installate 430 plafoniere HB1 da 120W con temperatura colore di 4.000 K, capaci di emanare una luce neutra e solare ideale per preservare la naturalezza dei colori e la visibilità della merce esposta.

I LED non emettono raggi UVA e UVB, e rispetto alle tecnologie tradizionali non contengono sostanze tossiche dannose per l’ambiente quali mercurio ed altri metalli pesanti. L’indice di resa cromatica (CRI/RA) è ai più alti livelli di mercato.

Solo questo impianto permette di risparmiare una quantità di CO2 emessa nell’ambiente pari a quella emessa da oltre 30 autovetture di media cilindrata giornalmente e di ottenere un risparmio in bolletta di oltre 150.000 Euro in 5 anni oltre l’investimento iniziale.

Tubi Neon LED luce rosa per banchi frigo

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Nei punti vendita della grande distribuzione più del 50% dell’energia elettrica viene utilizzata per la refrigerazione, in particolare nei banchi refrigerati.
Per mettere in risalto i prodotti è necessario illuminarli al meglio, con una luce in grado di renderli attraenti per il compratore, evidenziandone i colori brillanti, segno di freschezza.
Per questo scopo vengono solitamente utilizzati i tradizionali tubi al neon, che sino ad oggi rappresentavano la scelta migliore.
I neon però sono scarsamente efficienti, e irradiano calore, infrarossi ed ultravioletti, comportando, oltre ad un più rapido deterioramento dei prodotti esposti, un aumento dei consumi energetici pari al 25%.

L’evoluzione della tecnologia rende oggi disponibile una nuova sorgente luminosa, evoluta ed efficiente, che permette di ridurre significativamente il consumo energetico ed i costi di manutenzione, migliorando al tempo stesso la resa cromatica e quindi l’aspetto dei prodotti esposti: il LED.
I tubi Eckoled, disponibili in varie potenze, dimensioni e tonalità di luce, rappresentano l’alternativa ideale ai tubi al neon T8 comunemente utilizzati: possono infatti essere sostituiti senza cambiare il portalampada (è sufficiente scollegare reattore ed inverter).

 

I vantaggi dell’illuminazione Eckoled nei banchi refrigerati

 

Basso consumo energetico

Grazie all’elevata efficienza ed al fascio di luce ampio 120°, quindi concentrato solo dove serve, un tubo Eckoled da 18W può efficacemente sostituire un tubo neon da 36W.
Calcolando che il neon per funzionare necessita di un reattore (ballast), che aumenta i consumi di un ulteriore 20%, mentre i tubi Eckoled non necessitano di apparati esterni, il solo risparmio diretto dovuto al minor consumo energetico è superiore al 60%.
Inoltre è importante calcolare il risparmio energetico indotto: i tubi Eckoled non irradiano calore, quindi non aumentano la temperatura delle superfici illuminate, e di conseguenza riducono il carico di lavoro (e quindi i consumi) dell’impianto di refrigerazione. 

Lunga durata

I tubi Eckoled hanno una vita media di 50-80.000 ore, contro le 10.000 ore di un comune tubo al neon.
Non avendo componenti esterni, come starter e reattore utilizzati dai normali neon, anch’essi soggetti a guasti, i tubi Eckoled premettono di utilizzare meno ricambi, meno manodopera per la manutenzione, e di avere meno interruzioni della vendita dovuti a lampade o starter bruciati, meno interventi di manutenzione, meno rifiuti da smaltire.
In caso di guasto si sostituiscono in pochi secondi e senza l’uso di attrezzi. Inoltre sono realizzati in alluminio e policarbonato, quindi sono infrangibili, eliminando totalmente il rischio di danni alle persone e di spreco di merce dovuti alla rottura del vetro di un tubo al neon.

Resa cromatica 

La luce a LED offre un’elevata resa cromatica, mettendo in risalto il colore dei prodotti esposti, siano essi sfusi o confezionati. La merce appare così più fresca ed attraente per i compratori.

Assenza di ultravioletti e di irraggiamento termico 

I tubi Eckoled non emettono ultravioletti né infrarossi: oltre a migliorare il comfort visivo, l’assenza di ultravioletti evita lo scolorimento dei prodotti esposti, mentre l’assenza di infrarossi e di irraggiamento termico fa si che le superfici illuminate (e quindi i prodotti esposti) non aumentino di temperatura.
Questa caratteristica è particolarmente importante per i prodotti freschi, poiché l’aumento di temperatura prodotto dai normali tubi al neon comporta un più rapido deterioramento del prodotto.
Con i tubi Eckoled si risparmia energia e si riducono gli sprechi : la merce esposta dura più a lungo.

Vantaggi diretti

  • Forte risparmio energetico
  • Manutenzione ridotta
  • Maggiore sicurezza
  • Minore carico di lavoro degli impianti di raffreddamento

Vantaggi indiretti

  • Maggiore durata dei prodotti esposti
  • Incremento delle vendite dovuto alla migliore presentazione dei prodotti
  • Miglioramento dell’immagine aziendale

Al momento la piattaforma per l’acquisto online non è disponibile, se siete interessati a questi prodotti inviateci una richiesta per ricevere un’offerta commerciale.

Lampadine a incandescenza: dal 1° settembre vietata la vendita

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Con lo stop anche alle lampadine di potenza inferiore ai 60W si conclude il processo di messa al bando voluto dall’Unione Europea. Con le fluorescenti benefici su bolletta e consumi, ma anche problemi per lo smaltimento

ROMA – Lampadine ad incandescenza addio. Dal primo settembre vanno in pensione anche le ultime vecchie energivore lampadine. Supermercati, ferramenta e negozi di elettricità non potranno più vendere neppure quelle di potenza inferiore a 60 W, le ultime a finire fuorilegge in base alla normativa comunitaria entrata in vigore nel 2009. I negozi potranno offrire ai clienti solo le rimanenze di magazzino o le speciali scorte per quei tipi di lampade e lampadari utilizzabili solo con particolati modelli ad incandescenza (comprese quelle per forni e frigoriferi).

In commercio restano quindi solo le lampadine alogene, led e a basso consumo energetico. E alla base della scelta europea di mettere al bando i vecchi modelli c’è proprio la necessità di ridurre i consumi elettrici. Le lampadine fluorescenti a parità di watt emettono infatti circa cinque volte la luce prodotta da quelle ad incandenscanza. Il passaggio da un modello all’altro va avanti ormai da divesi anni in maniera graduale e per essere completato, malgrado la scomparsa delle vecchie lampadine dagli scaffali, richiederà ancora del tempo, ma secondo alcune stime se fosse avvenuto in un colpo solo avrebbe ridotto teoricamente i consumi elettrici destinati all’illuminazione delle case italiane dagli attuali 7 miliardi di kWh annui a circa 2.1, con un risparmio non indifferente.

In realtà purtroppo non è esattamente così – spiega il vicedirettore di Legambiente Andrea Poggio - perché mentre il turn over procedeva abbiamo aumentato l’illuminazione complessiva dei nostri appartamenti e fatto un po’ meno attenzione a spegnere le luci quando siamo lontani da una stanza, proprio per la consapevolezza che ora si consuma meno”. “Ad ogni modo – precisa ancora Poggio – anche così si tratta di un bel passo avanti sia per l’ambiente, con la riduzione delle emissioni legate alla produzione di elettricità, sia per il portafoglio, in quanto una famiglia con la sostituzione di tutte le lampadine di casa è in grado di tagliare la bolletta di un 10-15%“.

Il passaggio dalle incandescenti alle fluorescenti porta con sé anche un’altra conseguenza importante nelle abitudini dei consumatori. Una volta esauste le lampadine a basso consumo (che hanno anche una vita media decisamente più lunga di quelle tradizionali) devono infatti essere smaltite in maniera appropriata in quanto contengono metalli che sono sia inquinanti sia preziosi e quindi meritevoli di essere riciclati. Non possono essere gettate quindi né nell’indiffenziata né nel vetro, ma devono essere portate (nei Comuni che sono attrezzati), nelle isole ecologiche, oppure ai venditori. Questi ultimi, visto che sul prezzo di vendita applicano una maggiorazione legata proprio al servizio di ritiro dei Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) hanno l’obbligo di raccoglierle, ma purtroppo questo obbligo non sempre viene rispettato.

 

Fonte: la replublica.it